In arrivo 100 milioni per rinnovare il parco veicoli pesanti

iveco pesanti

Stando a quanto riferisce Confartigianato Trasporti, si sarebbe trovato un accordo sulla proposta del viceministro Edoardo Rixi di rimodulare i 240 milioni di risorse prevista nella Legge di Bilancio in modo diverso rispetto al passato, utile a placare le preoccupazioni del presidente di Confargianato Trasporti e Unatras, Amedeo Genedani, rivolte soprattutto ai rimborsi dei pedaggi autostradali e alle deduzioni forfettarie per le spese non documentate. E proprio a queste due voci dovrebbero essere destinati 30 milioni di euro in più. Non è chiaro, però, se questi soldi saranno aggiuntivi rispetto ai 240 milioni della legge di Bilancio o se saranno frutto, come proposto dal viceministro, di una rimodulazione. 

La seconda ipotesi, più probabile, sarebbe perseguita con un contenimento di tre voci, tradizionalmente interessate da contributo statale: il recupero del contributo al Servizio Sanitario nazionale che ammontava a 20 milioni e potrebbe essere cancellato nella sua interezza; i fondi per la formazione e quelli per gli investimenti, ridimensionati con 5 milioni cadauno

Non è tutto, perché lo stesso tavolo è servito anche a incassare un’altra grande novità, vale a dire la reintroduzione di un fondo per il rinnovo del parco veicolare, già inserito nei lavori preparatori alla legge di Bilancio, ma poi decaduto per vincoli di spesa. Ebbene, adesso questo Fondo ritorna, avrà al suo interno un plafond di 100 milioni, di cui 50 da destinare agli acquisti di veicoli per l’anno in corso e altri 50 per il 2020

La bozza dei decreti attuativi di queste disposizioni dovrebbe essere pronta già nei prossimi giorni e quindi giungere all’approvazione finale in tempi brevi.

Qualche riserva, invece, è stata espressa da Rixi rispetto a un’altra tematica molto cara alle associazioni di categoria e relativa alla ripubblicazione dei valori indicativi dei costi d’esercizio delle imprese, in quanto – ha chiarito – sarebbe contrastata dal mondo industriale, che la interpreta come una nuova introduzione di tariffe obbligatorie. In ogni caso, dietro sollecitazione di Genedani, Rixi si è impegnato ad approfondire la questione, confidando sul fatto che in Parlamento esistono, su questa materia e su quella legata ai tempi di pagamento, delle iniziative legislative che vanno esattamente nella direzione auspicata dall’autotrasporto merci.

Fonte (Uomini e Trasporti)