Il cambiamento, epocale, riguardante il settore dei trasporti ha una data di inizio ben precisa: 1 gennaio 2021. Da tale giorno entreranno in vigore in tutto il territorio dell’Unione europea le nuove regole istitutive del Registro europeo delle imprese di trasporto (ERRU). Le nuove disposizioni andranno ad inficiare su tutte le violazioni della normativa sui trasporti, che permetteranno di creare un registro ad hoc dove verranno annotate con una durata minima di due anni. Ogni annotazione corrisponde ad un punteggio, rapportato alla gravità stessa dell’infrazione. Se, nel corso del tempo, dovessero verificarsi più infrazioni, ci sarà la possibilità di superare la soglia minima prestabilita, la quale varia da impresa ad impresa a seconda delle dimensioni. Il rischio maggiore è quello di arrivare ad una perdita di onorabilità dell’impresa stessa, con il conseguente ritiro della licenza di trasporto. E’ il regolamento UE 2016/403 ad elencare le varie infrazioni, con penalità annesse. Il focus principale riguarda le violazioni delle norme relative ai tempi di guida e di riposo, alle tempistiche dei viaggi, ai tachigrafi, al peso e alle dimensioni, fino ad arrivare direttamente ai controlli tecnici, ai limiti di velocità, alla competenza del conducente stesso ed all’accesso al mercato. Tutto ciò porterà alla creazione di un vero e proprio sistema a punti, simile a quello usato per i veicoli non commerciali. La proposta nasce nel lontano 2013, trovando però l’opposizione di diversi paesi europei, ai quali mancava un registro elettronico nazional, portando lo slittamento della proposta di legge al 2021. Un cambiamento importantissimo, che modificherà le abitudini di guida e di trasporto merci.